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Settembre: fai la cosa giusta, non per forza la migliore

Un dilemma etico

Secondo te è più corretto fare "la cosa giusta" o "la cosa migliore"?

Il dilemma è (quasi) etico, perché entrambe le scelte sono corrette in molte situazioni, entrambe le strade esaltano alcuni aspetti sacrificando qualcos'altro.

Fare la cosa "giusta" significa la maggior parte delle volte seguire principi che garantiscono relazioni stabili e solide, di buona condotta, ci permettono di mantenere serenità e collaborazione con gli altri. Se vogliamo sintetizzarlo con l'elemento di un binomio, sceglieremmo "efficace": fare la cosa "giusta" ha funzionato, sono arrivato al risultato, forse non nel miglior tempo possibile, ma certamente con serenità e senza rigidità operative.

Fare la cosa "migliore" ha più spesso a che fare con la sfera strategica, tecnica e operativa. Vuol dire essere "efficiente", non sprecare risorse, prendere la strada più breve o quella più economica, o magari quella che assomma entrambi questi vantaggi. Non vuol dire avere la vista panoramica, vuol dire andare dritti al punto.

La linea di demarcazione è sottile, entrambe le soluzioni sono corrette, eppure il nostro "codice di condotta" parla chiaro: "Fai la cosa giusta, non per forza la cosa migliore".


Perché questa direzione, e non sempre quella che premia l'efficienza?

Perché mantenere le relazioni è premiante e la scelta "giusta" le salvaguarda: entriamo in un circolo virtuoso di scambio win-win.

Un esempio: il cliente mi chiede di inserire un video istituzionale nella testata del suo sito. Il video è abbastanza pesante e questo ha un impatto negativo sulle performance. Il cliente ci tiene a questo video, mentre i SEO specialist dicono che è meglio non inserirlo.

Cosa faccio? Qual è la scelta giusta, quale la migliore?

Da un punto di vista tecnico non dovrei inserire il video a cui il cliente tanto tiene e per il quale ha investito tempo e soldi,  per il bene del progetto è sconsigliato, il video rallenterà il caricamento della pagina etc...

Eppure la scelta giusta è mettere da parte questi aspetti dopo averli debitamente comunicati al cliente e inserire il video, perché questo mi permette di mantenere una relazione serena con lui, vederlo contento a discapito di alcuni parametri di performance.

 

E poi ci sono le scelte giuste verso i colleghi

Un altro esempio: ho fissato un incontro con un lead al quale devo presentare una importante strategia. Per realizzarla ho bisogno della collaborazione di un team di colleghi, il quale però ha un carico di lavoro importante.

Potrei forzare la mano e far realizzare la strategie, rispettando così la data con il potenziale cliente. Oppure potrei spostare l'appuntamento, salvaguardare i rapporti interni con il team e presentare al cliente una strategia realizzata con maggiore agio seppur con qualche giorno di ritardo.

In questo caso, la scelta "giusta" è salvaguardare il team, sacrificando qualche giorno con il cliente.

Per sapere fare la cosa "giusta" invece che la "migliore" devo avere consapevolezza di entrambe le possibilità e delle loro conseguenze. E' questa la sfida: conoscere gli impatti di ognuna delle due vie per poter scegliere. So cosa sarebbe meglio e consciamente scelgo di fare il giusto.

Chi devi votare

La prima cosa che devi fare nel mese di settembre è avere chiare le due scelte quando ti si pongono di fronte. Che impatti hanno per me, per il team, per i colleghi, per il progetto e per il cliente?

In seconda battuta, guardati in giro in ufficio: chi secondo te è in grado di fare la cosa giusta salvaguardando comunque qualità ed efficienza?

 

Ecco chi indosserà il bracciale per questo ATAI

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