Fare bene quello che diciamo di fare
Questa espressione non è un modo di dire o - come dice Edoardo Bennato ne "L'isola che non c'è" - non è "neanche un gioco di parole", è un dato di fatto.
Se facciamo bene quello che annunciamo, promettiamo, concordiamo allora la fiducia che gli altri hanno nei nostri confronti aumenterà. Sembra scontato, eppure... Non basta!
In un contesto lavorativo bisogna sempre tenere sempre sotto controllo 3 "risorse": tempo, soldi/budget, qualità.
Chi pensa che questa responsabilità sia appannaggio solo dei PM o dell'alta direzione, sta clamorosamente sbagliando!
- Eseguire un task in ritardo non è fare quello che si dice di fare.
- Eseguire un task con un effort eccessivo non è fare quello che si dice di fare.
- Eseguire un task con qualità insufficiente non è fare quello che si dice di fare.
Non basta, quindi, fare quello che si dice di fare. Bisogna farlo in tempo, secondo la qualità richiesta e nel budget richiesto.
Le 3 risorse devono essere concordate (frutto di un accordo, di un'accettazione reciproca) tra chi assegna il task e chi lo deve eseguire.
Per questo:
- "Il tempo non era sufficiente" (tempo)
- "Il budget non era sufficiente" (budget)
- "Non sapevo di dover approfondire così tanto" (qualità)
sono motivazioni che non possono essere espresse a posteriori.
Dai professionisti di Yourbiz ci si aspetta che vengano presi accordi, che ci sia totale allineamento sulle aspettative e sul risultato da generare.
Solo se si rispettano queste indicazioni allora "Si fa quello che si dice di fare", lo si fa bene, si ottiene e concede fiducia e si cresce.
